Trovare parole per descrivere la stupenda esperienza appena trascorsa al Pisa Blog Tour è davvero difficile, come è veramente complicato riuscire a dare spazio a tutti i luoghi e alle persone fantastiche che ho avuto modo di conoscere.
Visto che questo è il primo articolo che dedico al Pisa Blog Tour e che lo sto scrivendo a “caldo” (mica tanto, visto che si è concluso venerdì ) ho pensato che fosse carino provare a sintetizzare l’esperienza sottolineando ciò che più mi ha colpito.
Per fare questo, ho deciso di farmi guidare dal compagno più fedele di questi giorni…l’hashtag ufficiale del Pisa Blog Tour .
Twittato e retwittato centinaia di volte nell’arco della giornata, #pisablog11 è diventato per noi una parola comune, oltre che il marchio di fabbrica dell’iniziativa.
Insomma, vediamo che ne viene fuori!
P come Pisa: lo so che come prima parola è più che scontata, ma va reso omaggio a questa città bellissima, che conoscevo poco e che si è lasciata scoprire pian piano, fino a conquistarci.
I come Incontri: perché questo tour è stata occasione di conoscere nuove persone, dai miei compagni blogger a personaggi pisani come il Sindaco Marco Filippeschi e Giovanni Padroni dell’Opera Primaziale, fino all’Ambasciatore dell’Unesco venuto a Pisa per valutare se inserire la Luminara tra i patrimoni dell’Umanità.
S come San Rossore: è stata l’ultima escursione del Pisa Blog Tour, e va detto che ci ha presi un po’ stanchi. Però la bellezza di questo parco merita un menzione e soprattutto una visita, magari in bici o in trenino come abbiamo fatto noi . Poi se siete stanchi potete sempre fermarvi a mangiare le pappardelle al cinghiale in uno dei ristoranti del parco (noi siamo stati da Poldino).
A come Accoglienza, ma avrei potuto anche scrivere “A come Andrea Romanelli“: si insomma, l’avete capito, siamo stati trattati benissimo, ci hanno fatto sentire a casa. Tra tutti è giusto citare Andrea dell’Hotel la Pace che è stato il promotore dell’iniziativa e il nostro angelo custode durante tutti i giorni del tour.
B come Bottiglia: si perché il vino ci ha fatto compagnia dal primo all’ultimo giorno. Abbiamo avuto occasione di conoscere dei produttori locali e assaggiare tante varietà, una più buona dell’altra…se andate a Pisa non potete farvelo mancare. Inoltre, e qui mi capiranno gli altri blogger, è stata la parola più twittata in attesa dei fuochi della Luminara
L come Luminara: che dire? uno spettacolo fantastico! Ammetto che prima di arrivare a Pisa non la conoscevo, ma viverla dal vivo è stata un’esperienza unica. Il lungarno illuminato da decine di migliaia di lumini ha un fascino particolare, senza parlare dei fuochi d’artificio stupendi che hanno chiuso la serata. Oltretutto è una festa vissuta da tutti i pisani, tant’è che nelle piazze si è ballato per tutta la notte…sarà un caso che vogliono inserirla tra i Patrimoni dell’Unesco?
O come Oltre la Torre: era il motto dell’iniziativa…“farci scoprire l’altra Pisa, quella meno famosa”. Direi missione compiuta, visto le facce affascinate che facevamo alla Certosa di Calci o al Museo Nazionale di San Matteo
G come Guide: perché hanno saputo raccontarci la città in modo coinvolgente, raccontandoci aneddoti e piccole chicche. Insomma un riconoscimento spetta, giustamente, anche a Vincenzo e Antonio.
11 come i Blogger: ma come, direte voi, non erano 10? beh si, però abbiamo eletto Giuseppe come undicesimo blogger “ad honorem” visto che doveva esserci anche lui e che ci ha seguito sui social network per tutto il blog tour. Il culmine l’ha raggiunto con un finto check-in a La Bodeguita durante la lunga notte della Luminara
Le lettere sono finite qui…ma gli articoli sul Pisa Blog Tour no!
Stay tuned…